giovedì 29 novembre 2012

PODCAST #5

Tornati più eroici di prima ! Novità sul podcast, nuove uscite. - sigla + Franka.

• Dead Brothers
• Cgb
• Sonic Avenues
• L'amico di Martucci
• Hjertestop
• Gorilla Angreb
• Royal Headache
• Shannon & The Clams
• Poison Arrows
• Treepeople
• Red City Radio

Download

mercoledì 4 luglio 2012

News!!!


tutti gli sbadati come me che se ne fossero accorti solo ora! Merita, non aggiungo altro per stavolta!

 http://www.slowboatfilms.com/ 

             



Segnalo di sfuggita anche l'uscita di questo dischetto. Per chi non lo cono
scesse già, trovate un suo pezzo sull' episodio 4 di Radio Gravy. Poco dopo ho scoperto che questa bellissima etichetta, chiamata Rumble Records, (che ha ridato alle stampe nel 2011 Link Wray, Larry Williams ecc..) ha ristampato il materiale di questo usignolo del North Carolina. Il materiale è quello registrato con i suoi Drifters, il gruppo formatosi dopo l'esperienza Gospel con i Dominoes negli anni 50!
Premio speciale per chi azzecca il film in cui era stata inserita White Christmas, che tutti voi bimbi grandi avrete visto (spero) a tempo debito!

domenica 27 maggio 2012

Per chi non ha paura del dentista, dieci gruppi Power-Pop dei 2000 Pt.1!!!

Ok, comincio questo nuovo angolino dedicato alla musica più famosa e seguita del pianeta chiedendomi quanti di voi siano appassionati o conoscano ciò che noi mentecatti chiamiamo Power-Pop…
Benissimo…
Visto che informazioni e quant’altro sui fasti di questo assurdo genere di fine anni ’70 le trovate dove volete, io mi limito a fare una mini-mappa, per niente esaustiva e del tutto legata ai miei pessimi gusti, dei gruppi di oggi omaggiati dall’agognata scritta ‘POWER’. E partiamo maluccio direi.
END OF FASHION, dall’Australia.





A me questi tre giovini , non me ne voglia Gene Gnocchi, non convincono proprio. Ciò che mi colpisce, tuttavia, è il fatto che abbiano quell’attitudine e visione di un gruppo Power-Pop per come nasceva trent’anni fa. Non ci sono legami ad una scena precisa, perlomeno nel senso di qualcosa di consapevole cui si aderisce, e suonano pop non certo per protestare. Il suono non è del tutto filologicamente fedele (male!) ma sicuramente l’intento di ritrovare quell’agognato ritornello che si appiccica in testa c’è, eccome (bene!). Eppure, eppure a me non convincono..non trovo né il pezzo azzeccato né il mordente, onestamente. Detto ciò, gli End of Fashion sono un buon gruppo da un punto di vista obiettivo, un gruppo che può piacere (infatti, li ho sentiti nominare più volte ultimamente). Il loro ultimo album s’intitola Book of lies, altrimenti potete avvicinarvi a loro con il primo lavoro omonimo. Gruppo segnalato, a voi il giudizio. Tolto il dente, andiamo avanti.
 Nel 2010, dalle ceneri dei Sedatives, nascono THE STEVE ADAMYK BAND!





Ottimi, hanno registrato con P.Trash e, ultimamente, con la Dirtnap (voglio dire..)! Ho scoperto un loro pezzo sul sampler dell’etichetta di Seattle l’anno scorso e mi è capitato fra le mani il loro singoletto in 7” del 2010, Get it fast!! Se avete dimestichezza con le uscite di questo genere e avete, magari, ancora un debole per vecchi amichetti come Pointed Sticks o Modernettes, potete avvicinarvi! Niente di nuovo, sia chiaro che non corriamo rischi da questo punto di vista, ma in questa valle di lacrime un po’ di bene si vuole anche a Steve Adamyk! Restiamo in America, ma torniamo in dietro di un anno o due. Nel 2010 sono spuntati i POISON ARROWS da Atlanta.







Per quel che mi riguarda, approvati! Il 7” Sticky Situations è stato una bella sorpresa. Power-Pop di quello più vicino ai gruppi di ascendenza Glam o Hard-rock. Fanno venire in mente i Nice Boys o addirittura Nick Gilder, bellissimi! Inoltre, Tuk è ora in forza a un nuovo gruppo mooolto simile, I BiTERS e...loro… no,ecco i Biters no... D’accordo che l’influenza 70’s o Glam nel Power-Pop è accettabile ma qui si esagera. Qui la fighettitudine (che spiegherei ai presenti come suono vicino a quanto definiremmo fighetto, dunque non genuino e troppo curato) è accecante. Non so, se non avete paura proprio di niente date una chance a All chewed up. Nel 2008, che io ricordi, un altro gruppo precede i nostri beniamini di Atlanta. Da San Francisco, infatti, arrivavano gli STOP.ACTION! Il loro ep omonimo era frizzante, molto carino. Dopo poco è uscito il loro primo album ufficiale e altri ascolti, carino anche questo! E poi..poi.. ma che fine hanno fatto gli Stop.Action!??  Insomma, credo che i quattro californiani siano ormai sciolti, ma il loro ep resta un bel quarto d’ora di musica. Consigliati per lo meno per la curiosità di chi ama o fa il fanatico, con un coraggio di ferro evidentemente, di “Guitar-Pop”! E’ stata nominata la Dirtnap (eravate state avvisati sulla 1^ puntata, niente occhi al cielo!), benissimo. Dalle ceneri degli storici New Town Animals, nascono i favolosi TRANZMITORS. 







Per gusto personale, i migliori di questo spazietto. Qualche anno fa, Jeffie dà vita alla sua one-man-band, Jeffie Genetic and His Clones. Molti pezzi ideati dai cloni di Jeffie, finiscono per essere riarrangiati e suonati con i suoi vecchi amici e con un nuovo nome. Riuniti assieme, questi signori danno vita a una serie di pezzi bellissimi. Non sbagliano una canzone dal loro primo album. Se volete un assaggio di ciò che sanno fare cercate almeno la loro raccolta, Busy Singles e da lì vi consiglio di tornare ai vari album e singoli. Power-
Pop ‘mod-oriented’ nel suono e nell’estetica, vicini a Letters, Records e, in generale, all’ondata di fine 70 -inizio 80! E arriviamo all’Italia, ebbene sì..vi tocca. Dall’area bergamasca arriva un mini-album ormai datato 2008, The 4th italian. L’autore è MIRACLE MAN e i suoi POP PROPHETS!





Non credo che le intenzioni, né tantomeno il loro suono sia riducibile al Power-Pop in senso stretto. The 4th italian è un ottimo dischetto di Pop ben suonato, debitore tanto ai Rubinoos, certamente, ma anche a Elvis Costello. Buon’ascolto!
Rimaniamo in nord Italia e arriviamo ai TREEHOUSE SOCIETY, da Novara! Il loro 7” è appena uscito ed è ottimo, davvero. Come Miracle man, niente da invidiare ai gruppi sopracitati. Credo che vengano dai fu Highschool Lockers che pure ho amato parecchio appena usciti, per poi chiedermi che fine avessero fatto e perché in Italia i gruppi buoni spariscono nel nulla. Rispetto alla vecchia band, qui siamo su suoni più morbidi. Gli Highschool Lockers erano una miscela di Boys, Power-Pop ma anche Rock’n’Roll quasi alla Devil Dogs (sigh…). La cosa che mi fa apprezzare i Treehouse Society è che, sebbene li metta fra suoni Power-Pop, Garage a momenti, non riesco a ricondurli ad una precisa band. Direi che è un’ ottima qualità e sono felice di poterlo dire di qualche gruppo finalmente! Cercate e ordinatevi il loro 7”, è fresco di stampa! Ok, siamo quasi alla fine di questa passeggiatina fra i gruppi più zuccherosi degli sciagurati 2000. Ho citato più o meno a sproposito mille gruppi e generi.. ho citato la più importante band Rock’n’Roll new yorkese e americana: i Devil Dogs. Ebbene, i più attenti di voi si ricorderanno che a inizio duemila Joe Vincent e Steve Baise formavano i BOMB POPS e davano alle stampe Everything looks like her (Rapid Pulse records), raro quanto bello! Il 12” annunciato subito dopo il 7" non uscirà mai e i Bomb Pops spariscono, come il loro favoloso amico Andy che nel frattempo formava gli Andy G and the Rollerkings. Ultimo passo indietro. Tutti i gruppi nominati, in particolare i gruppi americani, citano fra le proprie influenze un gruppo di loro coetanei. Immagino che quasi tutti voi che leggete, se siete appassionati almeno un po’ di questo genere, abbiate amato o almeno apprezzato gli EXPLODING HEARTS.







Nessuna commemorazione, solo che da fan dei ragazzi di Portland (meno dei Nice Boys..) non potevo non dedicargli il posto finale ma anche il posto d’onore. Credo che negli Stop. Action! o nei Poison Arrows l’influenza di Adam e compagni sia evidente. Prima dell’avvenimento del 29 luglio del 2003, la Virgin stava per offrire loro un contratto e, magari, sarebbero state delle star gli Exploding Hearts, se avessero voluto. Dalla cittadina americana di Portland arriva nel 2002, infatti, una delle migliori band di sempre. La Pelado Records pubblica i primi singoli e la Dirtnap il primo album ufficiale, Guitar Romantic. Anche loro non sono, per me, riconducibili a un suono di una band in particolare. Le loro influenze sono, chiaramente, da cercare in Nick Lowe, Bad Finger o Big Star ma il resto è frutto della loro maestria. Oltre all’album citato, i primi singoli e altro materiale lo trovate in Shattred, compilato dalla Dirtnap dopo la morte dei tre Exploding heart. Ricordo di essermi avvicinato a questo genere dopo averli ascoltati e  per me restano un classico al pari dei loro numi tutelari.
Il Power-Pop resta una musica per pochi appassionati o per affezionati a un determinato suono scoperto in adolescenza e, a mio parere, non è la musica che rivoluzionerà le sorti della musica perché troppo cristallizzato ad un epoca ormai scomparsa. Non è mai scomparso ma non è neppure mai nato in senso stretto. Infatti, i vari Big Star, 20/20, Rubinoos, verranno definiti così solo più tardi. Nella sua indefinitezza resta la cosa più vecchia e più fresca che io conosca…cosa voglio dire? Parlo di una musica lontanissima da quella che avrebbe dovuto cambiare il mondo degli anni 70 o 60, non era questa la sua missione. Il Power-Pop, nella sua immediatezza e ingenuità, era lontano secoli dalla musica dei dinosauri del Prog o del Rock degli anni 70. Infatti, non è il Rock’n’Roll che cambierà il mondo quello di questa paginetta. Beh, l’avevo detto no??

mercoledì 2 maggio 2012

PODCAST #4 !!!!




 
 Presentazione del Dvd 'Torino Hardcore'!!!
 + il peggio del rock'n'roll mai conosciuto! Dalla Russia alla Germania, dall'America all'Ittali', i più sfigati b-sides dalle nostre amate camerette che potrebbero essere le vostre ma sono le nostre!!!

 In questo episodio:

• Devil Dogs
• Crunch
• TruzziBrothers
• Gaunt
• Angeli
• Mirafiori Kids
• Kino
• Walter Elf
• Arturo
• Bellicosi
• Frammenti
• William Elliot Withmore
• Clyde McPhatter
 

Download

giovedì 26 aprile 2012

Tutti i contatti  per i demo e 7" appena usciti che abbiamo passato li trovate QUI, per ora e per sempre !

SIGFRIED AND ROID RAGE

davidvanhale@gmail.com

Saranno in italia:

Marzo
19- Roma
20- Napoli
21- Latina
22- La Spezia
23- Hyeres
24- Nice
25- Torino/Genova?
26- Saronno
27- Bergamo
28- Brescia
29- Vicenza
30- Venezia
31- Bologna

Aprile

1- Firenze
2- Roma

 


KATE MOSH



YOU SUCK!




VETRO


lunedì 23 aprile 2012

PODCAST #3 !!!!


Podcast #3 online con allegato anche un bell'articolazzo del carissimo Ivan (o Igor ?).

Comunque, in questa puntata (apparte
•• Il contributo di Franca !!! ••):

• Demented Are Go
• The Hawaiians
• The Briefs
Lillingtons
• Man Or Astroman?
• Kalashnikov
• Havok
• Teengenerate
• Jellyroll Rockheads
• Sigfried & Roid-Rage
• You Suck
• Tiger Army

I MENESTRELLI DELLA FORESTA DI WALDEN!

“Essere svegli significa essere vivi. Io non ho ancora incontrato un uomo che fosse completamente sveglio. Come avrei potuto guardarlo in viso?” (H.D. Thoreau, Walden)

Vedete questi figuri qui sotto? Nel millenovecentonovantaequalcosa quasi tutti loro cominciano a suonare musica prodotta decenni prima (milleottocentonovantaequalcosa per la precisione) da persone che, magari, in cuor loro non speravano nemmeno che quei frammenti di lavoro - in tutti i sensi- sarebbero arrivati fino a noi. Premessa: in questi artisti difficilmente cercherei differenze in senso di “genere musicale” o cose del genere. E’ evidente che le loro influenze sono un miscuglio multiforme ma indistinguibile dei suoni dell’America di più di cent’anni fa.
Il blues è forse la musica, per svariati motivi, che è arrivata a noi in maniera più intatta. Insieme al blues, questi signori fondono, in senso letterale, quello che in Missisipi arrivava dai cugini bianchi: Country, Honky tonk, Hillbilly e compagnia bellissima.. Parlo di qualcosa di “indistinguibile” perché il loro suono ne coglie l’indiscutibile legame e nasce evidentemente da un’insofferenza rispetto al proprio tempo che vecchia non è lo diventata mai. Se qualcuno di loro sembra intenzionato a suonare per il semplice pubblico di appassionati, vedremo che gli altri sono piuttosto lucidi rispetto al contrasto con la società che gli sta attorno in questo momento. Che senso ha, infatti, suonare Country o Blues nel 2012?
Passo indietro. Florida, sud degli Stati Uniti. In una comunità Amish/Mammonite nasce Konrad Wert. Konrad cresce in un contesto in cui la chiesa e la religione sono il fulcro della vita. Il padre è un pastore della chiesa, il suo secondo nome è James, suo nonno è un vecchio lavoratore di nome Paul. Konrad inizia a suonare per la strada sotto l’influenza di tutta la musica sacra, Gospel e Rhythm ‘n’ Blues che ha sentito nella sua comunità e dei suoi ascolti adolescenziali di punk rock e rock’n’roll… qualche anno fa riceve un’ offerta dall’italiana Shake your Ass! e pubblica un Lp favoloso che arriva fin qui.

Possesed by Paul James è il suo nuovo nome
e la fusione di  Blues, Country e il suo trascorso di vita ne fanno una miscela esplosiva che lui stesso non sa spiegare, nelle prime interviste che rilascia, se non come “possessione”. Fino ad ora, Possesed by Paul James ha pubblicato album e 7” di rara bellezza e intensità che spalancano le porte di un mondo certamente lontano da noi e forse poco comprensibile dalla nostra lontananza, ma proprio per questo, a mio avviso, capace di far sentire un canto BARBARICO al nostro migliore dei mondi possibili assopito da localini e localetti dove ci hanno dato il permesso di pascolare nel fine settimana. Cercatevi il disco omonimo o il bellissimo Feed the family.
 Ma continuiamo a svolazzarcene in America. Qualche anno fa, a New York una rivista di moda rinomata in città organizza la festa dell’anno. Fra gli invitati, un signore piuttosto corvino (ma piuttosto..) viene invitato ad accomodarsi sulla sedia in maniera contorsionistica. Il motivo: il suddetto signore ha un buco gigantesco sulla giacca.




Dan Malchior (che gli aficionados come voi avranno sentito sulla 2^ puntata di RadioGravy!) suona e stampa dal ’92 pezzi blues usciti dalla macchina del tempo di Doc. Negli ultimi anni con i suoi gruppi ha scritto musica di svariati tipi (l’ultimo di questi i Das Menace, dategli un ascolto), prodotto opere artistiche in senso più generale, cioè romanzi, quadri e quant’altro la mente di questo scorbutico sentimentale possa tirar fuori dal cilindro! Inoltre, ha collaborato con tutta la parrocchia della scena garage internazionale. La Hate Records di Roma ha stampato una sorta di best of, s’intitola The Covert Stomp. Le sue radici sono decisamente testimoniate dai suoi primi dischi. Blues, nient’altro. Canzoni semplici e oneste quanto ossute come i pezzi scritti mezzo secolo fa da chi in uno studio di registrazione non sarebbe entrato mai. Persone che avvertivano a pelle il disagio dello sfruttamento, della povertà e dell’arrivo di un mondo imperante che avrebbe portato via prepotentemente il presente. Magari, In questo senso, la musica Country esprime tutto ciò in maniera altrettanto chiara. I canti di questa tradizione rurale come quelli risuonati da Woody Guthrie ne sono un esempio lampante. I canti originali sono a noi, ovviamente, ormai sconosciuti.  Sarà perché sono nati più di cinquant’anni prima di un altro menestrello devoto alla causa di Eck Roberts e compari??




Il primo album di Joey Allcorn s’intitola Born 50 years late ed è uscito su Blue Yodel Records! Sta suonando con le leggende dell’ Honky Tonk e il suo suono è piuttosto fedele alla musica delle origini. Le sue intenzioni siano di preservare ‘fresco’, per quanto possibile, l’impatto di questa musica. Quello che me lo fa apprezzare molto di più di altri cantautori Country di oggi è che Joey sta cercando di testimoniare questo suono (lui stesso afferma di non voler far altro che suonare Country per appassionati come lui) ma producendo dischi molto personali riesce a trapiantarlo nel nostro tempo. Insomma, se questo mondo girasse per il verso giusto, quest’intenzione sarebbe coronata dal vedere i suoi dischi su scaffali che campeggiano la scritta ‘Honky Tonk’, non davanti al pollaio. Sulle ruote del business di Nashville e quant’altro Joey è piuttosto lucido, ma il suo mondo sembra essere quello: un musicista che ci testimonia un suono che si vorrebbe fosse ancora vivo, punto. Questo non toglie nulla alla bellezza dei suoi album, ma è una differenza dagli altri personaggi che andiamo incontrando e non è sottile. Fatemi fare un esempio, magari ci capiamo meglio: fra i miliardi di personaggi di cui vorrei parlare si nasconde quel “miracle worker” di William Elliot Withmore.


 William è un contadino dello Iowa, a est degli Stati Uniti. Di preciso, Lee County. Suona ed esprime se stesso con una chitarra acustica e un banjo ed è coccolato dalla scena Hardcore di mezza America. Inoltre, passa giornate lavorando la terra della campagna fra il Missouri e il Missisipi  e la fabbrica. “Inscindibilità” è la parola che salta alla mente immediatamente. Niente ragionamenti se non quelli che sgorgano da un’attitudine spontanea, quindi assolutamente immediata. La musica è la protesi del suo lavoro e finisce dove comincia l’altro. Viviamo sullo stesso pianeta, eppure questo micro-mondo è lontano da noi eoni. Il suo ultimo album, Field Songs, è uscito sulla misconosciuta Anti Records e non aggiungo altro!
I dischi di questi pochi artisti di cui ho voluto scrivere sono una eco della voce di uomini lontani dal corso degli eventi per come lo conosciamo noi e forse ci dicono che questo mondo va affrontato per quel che è, inutile immaginare mondi inesistenti, ma le motivazioni che lo hanno plasmato sono quelle che hanno rimosso in modo traumatico il presente di quelle persone.
I cosiddetti ‘outlaws’, i ribelli agli sceriffi sugli Appalachi di due secoli fa, divengono anche loro personaggi, specie negli anni ’70. Infatti, negli anni ’50 Nashville trasforma tutto in un altro pezzo di benessere da vendere al sistema politico che si avviava a guardarsi riflesso nelle radio e nelle televisioni. Eppure, negli anni della concretizzazione ormai apparentemente irreversibile di questo percorso – i nostri – le storie di quelle persone sono per me il suono che sconvolge le carte in tavola. Tutti voi primi della classe ricorderete il film ‘L’uomo che visse nel futuro’. Lo scienziato George Well inventa una macchina del tempo per andarsene a spasso nel futuro (che tipo!). Scoperta la società del 8000, lo scienziato novecentesco assiste ad un’umanità assopita, obbediente e con la pancia piena controllata da nuovi mostri. Well ci salva e viviamo felici, contenti e biondo Hollywood. Well salva tutti perché è testimone del passato che ha vissuto tanto da rimettere in moto il presente sonnolento, come questi personaggi armati di banjo fanno nella mia fantasia. Il loro, per me, è l’urlo di un passato evidentemente non ancora sepolto ci dice che i meccanismi odierni s’interromperanno nella misura in cui senso critico e menti attente saranno sensibili al pensiero che ciò che sta succedendo in questo momento non è irreversibile. Cercando di sapere come è avvenuto magari si può trovare un pezzetto del pianeta terra così com’era che irrompe nel nostro presente facendo saltare in aria il futuro come ce lo stanno prospettando.
 Magari finisce che quel pezzettino piccolo piccolo, s’incastra nell’ingranaggio talmente bene da bloccarlo. 

“Al tempo in cui mi arrampicavo ancora sugli alberi. Era tanti, tanti anni e decenni fa. Ero alto poco più di un metro, portavo il ventotto di scarpe ed ero talmente leggero da poter volare.”
 (Frammenti, …)


Per chi fosse interessato, su BAM! N°6 uscì una bellissima column di Peter Parkinson, più dettagliata e riguardante anche l’Hardcore e sul n° 5 , un’intervista allo stesso Possesed by Paul James!


Download


venerdì 30 marzo 2012

PODCAST #2 !!!!




Larry Williams meets PowerViolence, demos e le solite inutili secchionaggini ! Chi non balla è scemo.. W LA SQUOLA.

• Something Fierce
• Dag Nasty
• Brutal Knights
• Le Tormenta
• Vetro
• Dan Malchior
• Manges
• Untamed Youth
• Deke Deckerson
• Kate Mosh
• Contrasto
• CGB
• Larry Williams
• Squares


LINK DOWNLOAD
:

download

mercoledì 21 marzo 2012

PODCAST #1 !!!!

Hey!Hey!Hey!
Podcast #1 hardcorepoprockpunkpowerthrashpop meets mentecatti from privincia dell'impero..
abbasso i bocciati!!!

TRACKLIST:
• Mcrakins
• Negazione
• Hard-ons
• Scream
• Ergs !
• Kwyet Kings
• Records
• Parasites
• Huntingtons
• New Town Animals
• Downright
• Ingegno
• Gorilla Biscuits
• Frammenti
• Bones Brigade

STREAMING